AOMANJŪ – LA FORESTA DEGLI SPIRITI
Recensione del manga di Hisae Iwaoka
Si è conclusa a luglio 2023 la pubblicazione italiana del manga Aomanjū – La Foresta degli Spiriti. Edito da Bao Publishing all’interno della collana Aiken dedicata al fumetto giapponese, questo lavoro di Hisae Iwaoka conta 5 volumi e conferma la poetica e le tematiche care all’autrice.
Aomanjū – Sinossi
Soichi è un giovane che vive in una foresta, dove ogni essere, animato o inanimato, ha uno spirito.
E questi lasciano in qualche modo traccia del proprio passaggio, avvicendandosi intorno alla casa del protagonista. Incontrandosi, trovandosi, talvolta capendosi, altre volte allontanandosi.
Soichi, generoso ed altruista, aiuta gli spiriti e, in cambio, chiede loro di timbrare una speciale tessera… Quale sarà il grande desiderio che spinge le sue azioni? Aomanjū racconta, certo, una storia d’amore per le piccole cose, ma anche un grande amore romantico, senza che l’uno adombri l’altro.

Aomanjū – realismo magico, shintoismo e amore
Aomanjū è permeato di tematiche care a Hisae Iwaoka. In particolare, la fusione fra realtà e magia, o, per meglio dire, la fusione dei due piani della realtà, quello concreto e quello dello spirito, è la base fondante dell’opera. Trovo sempre, nei suoi lavori, che questa visione del mondo influenzata dallo shintoismo giapponese, sia non solo evidente, ma anche molto rassicurante.
In questa serie, poi, non manca il tocco delicato dell’autrice, che ha il potere di scaldare il cuore senza scottarlo e di raccontare grandi storie con la leggerezza di una piuma.
Complice, sicuramente, è lo stile di disegno della mangaka. Le figure umane, infatti, sono caratterizzate da grandi teste e occhioni dolci, che danno un’idea di innocenza quasi infantile.
In questa serie, poi, Iwaoka si è particolarmente espressa anche tramite le ambientazioni. La fitta foresta contribuisce a dare immediatamente l’impressione di trovarsi in un luogo magico, con regole a sé stanti. Alcune tavole danno l’impressione tangibile di esservi immersi. Al tempo stesso, le foglie, i venti, gli elementi naturali, seppur moltissimi, riescono a veicolare una sensazione di semplice purezza e leggerezza.
La storia parte con tutta calma. I primi due volumi pongono le basi e si concentrano nel dare al lettore gli elementi per immergersi nell’atmosfera e iniziare ad intuire il filo del discorso generale, concentrandosi maggiormente sulla quotidianità della foresta. Da metà in poi, invece, il ritmo spicca il volo, facendosi molto più incalzante. In questa parte, infatti, la posta in gioco diventa chiara, così come i potenziali nemici dei nostri protagonisti.
Hisae Iwaoka si conferma estremamente capace nel fondere un grande intreccio classico, con le piccole cose della vita di tutti i giorni e con uno stile inconfondibilmente suo.
Personalmente, in genere non impazzisco per grandi storie d’amore, ma ho apprezzato Aomanjū, con i suoi protagonisti che non si piangono mai addosso e che ha avuto la capacità di restituirmi sempre sensazioni positive.
Fra i lavori dell’autrice è sicuramente uno di quelli di più ampia portata e di più facile accesso, con una storia universale, comprensibile per tutti, e personaggi con cui è facile empatizzare.
Se siete in cerca di una lettura che vi faccia sorridere e che vi rimetta, in un certo senso, in pace col mondo, non perdetevelo!

Co-founder di Giappone Milano
Toscana trapiantata a Milano, amo il Giappone dal 2015 (sì, so la data!) per i suoi infiniti contrasti. Potrei parlare per ore di capelli colorati e, ovviamente, cultura giapponese!
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