DOSEI MANSION
Recensione del manga di Hisae Iwaoka
In questo articolo parliamo di Dosei Mansion, manga di Hisae Iwaoka pubblicato in Italia da Bao Publishing per la collana Aiken, dedicata ai titoli giapponesi, e tradotto da Christine Minutoli.
∴ Dosei Mansion: di cosa parla
Dosei Mansion racconta in 7 volumi la storia di Mitsu, un ragazzo che abita in un anello che orbita attorno alla Terra, ormai diventata una riserva naturale inabitabile. Nell’anello si vive in 3 diversi livelli, a seconda della propria classe sociale; Mitsu abita in quello inferiore, dedicato alle classi più umili. Il protagonista è infatti figlio di un umile lavavetri, scomparso durante un turno di lavoro in modo misterioso, di cui eredita la professione. Il ragazzo, di tanto in tanto, fantastica di poter scendere sulla Terra, nonostante sia vietato, per ritrovare suo padre…

∴ Dosei Mansion: le nostre riflessioni
Dosei Mansion è un racconto fantascientifico atipico e sui generis. Il ritmo, soprattutto nei primi volumi, è compassato e lascia il tempo di far sedimentare spunti, riflessioni e pensieri. La storia prende abbrivio nei volumi finali e, nonostante, il ritmo dell’azione aumenti e ci siano momenti anche forti, l’accento resta sempre posto più sulla riflessione che sull’azione.
Mitsu, il personaggio principale, è molto introspettivo e al tempo stesso ha sempre uno sguardo rivolto all’esterno, verso gli altri o verso la terra. La sua necessità di definire se stesso senza prescindere dalle proprie radici, dal proprio padre, ma allo stesso tempo senza dover essere necessariamente identico a chi è venuto prima di noi, spinge la riflessione sul senso di chi si è, sul saper trovare se stessi e anche sul senso di appartenenza.


Il lavoro di lavavetri, inoltre, consente a Mitsu di fare amicizia non solo con i suoi colleghi, ma anche con molti abitanti dei livelli superiori ed entrare così in contatto con diverse storie di vita. Queste talvolta spingono l’attenzione anche sulle tematiche sociali e politiche, sul ruolo delle classi e dei leader, sul senso del dovere e del lavoro. Ogni personaggio secondario ha una sua storia, con una sua tematica principale, che nel corso dei 7 volumi viene sviscerata e conclusa.
La trama principale si intreccia poi con le vite dei colleghi di Mitsu, fornendo diversi spunti di riflessione e punti di vista variegati.
La Terra, lontana e inaccessibile, si fa metafora e quasi presenza tangibile dei desideri e delle speranze di ognuno, che la ammira senza mai poterla toccare realmente.
In questi volumi il tratto di Hisae Iwaoka è inconfondibile, sebbene meno accentuato e più limpido rispetto ai suoi lavori precedenti. È uno stile che forse non ci si aspetterebbe in un racconto ambientato nello spazio, ma che si accompagna perfettamente alla scrittura dei personaggi.


∴ Dosei Mansion; conclusioni
Hisae Iwaoka si conferma in grado di tratteggiare con semplicità anche dilemmi importanti e andare dritto al cuore dei problemi (e dei lettori) mantenendo sempre una grande delicatezza. Certo, Dosei Mansion non è una storia al cardiopalma ed è sicuramente un prodotto da leggere con calma. Ma alla fine ci si affeziona a tutti i personaggi e si fa quasi fatica a lasciarli andare.
Dosei Mansion riesce a incastonare storie umane con una miriade di tematiche esistenziali, sociali e politiche all’interno di un’ambientazione fantascientifica e allo stesso tempo incredibilmente quotidiana. Se siete in cerca di una storia al di fuori degli stilemi di genere, fa per voi!
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Co-founder di Giappone Milano
Toscana trapiantata a Milano, amo il Giappone dal 2015 (sì, so la data!) per i suoi infiniti contrasti. Potrei parlare per ore di capelli colorati e, ovviamente, cultura giapponese!
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