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HENSHIN

Recensione del manga di Ken Niimura

In questo articolo parliamo di Henshin, di Ken Niimura pubblicato in Italia da Bao Publishing, per la collana Aiken, dedicata al fumetto giapponese.

∴ Cos’è Henshin

Henshin è una raccolta di 13 storie autoconclusive che affrontano diverse tematiche, certe più universali, altre invece più strettamente legate alla società giapponese.

Alcune di queste storie, in particolare quelle incentrate sul rapporto fra il protagonista e un gatto “invisibile” che non riesce mai a vedere, sono flebilmente legate fra loro, ma ciò che fa realmente da collante in questa antologia sono lo stile di disegno, quasi grezzo e sporco, che si distacca nettamente dal manga classico e lo avvicina di più al fumetto autoriale occidentale. Altro tratto comune è poi il fatto che le storie, all’apparenza quotidiane strisce di vita, portano a cambiamenti o rivelazioni finali inaspettati o comunque non certo ordinarie. La parola “Henshin” significa proprio metamorfosi, ed è utilizzata anche per indicare quella tipologia di personaggi che si traformano in supereroi, i cosiddetti Henshin Hero. Il tema, che sottende buona parte dell’opera, è probabilente caro all’autore e ci domandiamo se il titolo sia utilizzato con un filo di ironia, dato che questa è piuttosto presente nelle storie.

Lo stile narrativo è molto uniforme, con la struttura dei racconti che prevede pochi dialoghi, molte azioni e reazioni e che si avvicina fortemente a quella del corto cinematografico.

henshin fronte

Henshin; la nostra recensione

Henshin è un’opera che si distingue da ciò che siamo abituati a leggere sotto diversi punti di vista. Oltre allo stile visivo, di cui abbiamo già parlato, anche la scelta delle tematiche e delle storie è unica, così come il modo in cui vengono raccontate.

Nel libro è presente una commistione di elementi tragici e comici, drammatici e spiazzanti. Questi convivono non solo nella raccolta, ma anche all’interno di un singolo racconto. L’accostamento di situazioni al limite del comico che poi deviano bruscamente verso svolte drammatiche, in certi racconti lascia il lettore completamente di stucco, come uno schiaffo in faccia a tutti i cliché o archetipi che siamo abituati a ritrovare nelle opere di genere slice of life.

henshin
henshin manga

Anche gli argomenti trattati sono i più disparati; si passa da tematiche forti come bullismo, suicidio, crimine o discriminazione a momenti più leggeri, come la storia di una famiglia con super poteri.

I protagonisti sono distintamente giapponesi, nelle espressioni e nelle abitudini, ma vanno spesso incontro a trasformazioni che non necessariamente comprendono.

Niimura ironizza su tutto questo, a volte in modo sottile, altre volte in modo smaccato e quasi tutte le storie raccontate (che evitiamo di riassumere per non fare spoiler) nascondono critiche, osservazioni o analisi sulla società giapponese, mescolate a tocchi surreali o fantastici.

Sebbene non aprano a ragionamenti veri e propri, non andando a impelagarsi in riflessioni filosofiche, le storie portano i propri argomenti alla luce con la violenza della realtà e della quotidianità, risultando del tutto inaspettati e sorprendenti per il lettore.  Ciò nonostante, quest’opera non dà l’impressione di un attacco alla società nipponica, bensì della dichiarazione affettuosa di qualcuno che la conosce a fondo, ma che allo stesso tempo sente di non riuscire ad afferrarla del tutto. Tanti sono anche i racconti incentrati sull’autore stesso, che nascondono diversi dettagli e rilanci a stereotipi culturali. Ken Niimura, insomma, non ha paura di mettersi in gioco e sporcarsi le mani e affondarle negli aspetti più torbidi della società, delle abitudini umane e delle loro assurdità. Ma ha anche la grande capacità di alternare toni e pesi per rendere la lettura scorrevole e mai faticosa. Questo, unito al disegno che unisce in qualche modo caos ed espressività, rende la lettura di Henshin letteralmente fulminea.

Chi è Ken Niimura

Ken Niimura, autore insieme a Joey Kelly del fortunato e premiato I kill giants, è nato a Madrid, ma ha origini giapponesi. Questo ci aiuta forse a capire perché Henshin sia un prodotto così peculiare e fuori dai canoni classici, che, se da un lato racconta storie universali, dall’altro approfondisce con acume alcune caratteristiche della cultura giapponese, facendone una critica non banale ma al tempo stesso comprensibile per un pubblico più ampio. Il tutto con un tocco ironico e un’analisi sottile che solo chi è in perfetto equilibrio fra la conoscenza della cultura nipponica e un occhio parzialmente esterno può dare. Niimura ha da poco terminato il webcomic Umami, edito dalla piattaforma online Panel Syndicate; non l’abbiamo ancora letto, ma non vediamo l’ora e sicuramente nel frattempo recupereremo I Kill giants!

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