I PAESAGGI DI CHINAMI
Recensione del manga di Akiteru Nomoko
Oggi parliamo de I Paesaggi di Chinami, manga di Akiteru Nomoto, edito in Italia nel 2019 da Bao Publishing, per la collana dedicata al fumetto giapponese Aiken.
∴ I Paesaggi di Chinami: di cosa parla
Il volume è una raccolta di storie che ruotano attorno a Chinami, una ragazzina ribelle e un po’ brontolona, considerata da molti una persona “problematica”. Chinami si appresta a finire il quarto anno di scuola e presto dovrà pensare seriamente al proprio futuro… ma la scuola non la entusiasma più di tanto. O almeno, non tanto quanto gli avvenimenti e personaggi stravaganti che le accadono attorno. In ogni racconto, infatti, Chinami incontra qualche personaggio bizzarro e, per un motivo o per l’altro, resta coinvolta nelle loro vicende surreali, finendo per aiutarli e accompagnarli. Un palazzo di pietre la cui costruzione richiede più di 30 anni, un ragazzo convinto di avere contatti con gli alieni, un prestigiatore diabolico… All’inizio della conoscenza Chinami sembra sempre irritata da questi personaggi così distanti da lei e li giudica pesantemente. Le storie culminano però con una rivelazione che farà scoprire a Chinami una nuova prospettiva, aiutandola nel suo cammino di crescita e di avvicinamento all’altro. Oltre alla maturazione, infatti, uno dei temi ricorrenti è quello dell’imparare ad andare oltre alle apparenze e ai propri pregiudizi per conoscere più a fondo le persone che ci circondano.0

∴ I Paesaggi di Chinami; la nostra recensione
I Paesaggi di Chinami è una storia di formazione che mixa abilmente un pizzico di magia e gusto per l’assurdo in uno scenario del tutto reale.
Chinami stessa, col suo carattere ruvido, la voglia di fare sempre di testa propria e di esprimersi è una protagonista che cala storie altrimenti assurde nella concretezza della vita e della quotidianità. I suoi pensieri sul futuro e sui propri sogni sono del tutto veri e sicuramente condivisibili da qualsiasi adolescente.
La difficoltà della crescita, del passaggio da una visione monolitica a un’apertura verso l’altro, del capire chi si è e chi si vuole essere, i primi pensieri e le prime epifanie sono raccontate attraverso la lente di incontri decisamente sopra le righe e con un pizzico di ironia.

Il tratto è pulito ma elaborato, lo stile lisergico e ricco di dettagli. I Paesaggi di Chinami è uno slice of life un po’ sui generis in grado di affascinare per la sua potenza visiva. Questo, insieme alla capacità di storytelling dell’autore, rende la lettura scorrevole, semplice e leggera, nonostante i diversi spunti di riflessione offerti al lettore. Consigliato per chi dà molta importanza al disegno e ama uno stile visivo peculiare.
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