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ARUBAITO: LAVORARE PART-TIME IN GIAPPONE

Piccola guida per lavori part-time (アルバイト, arubaito) in Giappone e Tokyo.

Se ti stai chiedendo come lavorare part-time in Giappone (il cosiddetto arubaito), quale tipo di visto serva o se puoi farlo mentre studi, questo è l’articolo giusto per te!

Alla fine, trovi anche delle testimonianze di studenti che la scuola di lingua giapponese TokyoARC ha raccolto per noi.

Gli studenti possono lavorare part-time in Giappone?

Spesso prima di partire, gli studenti ci chiedono se si può lavorare part time in Giappone mentre si è studenti in una scuola di lingua. La risposta è si!

Si può lavorare con un limite di 28 ore a settimana, basta ottenere un permesso per lavorare part time dall’Immigrazione. Lo si ottiene in aeroporto all’arrivo, basta compilare e presentare un modulo che la scuola invia prima della tua partenza.

Lavorare part-time in Giappone è utile per imparare la lingua?

Una volta arrivati, si può lavorare part-time nel periodo in cui si è iscritti a scuola. Durante le lunghe vacanze fra un trimestre e l’altro si può lavorare più a lungo, fino a 40 ore a settimana, in modo da mettere qualche soldo da parte ed essere economicamente indipendente.

Inoltre, lavorare part time in Giappone è consigliatissimo per chi vuole impratichirsi con la lingua e fare esercizio nel parlato, comunicando coi colleghi giapponesi, o con i clienti. La scuola aiuta nella ricerca di lavoro, presentando offerte, nella compilazione del CV (履歴書、rirekisho) e così via.

∴ Gli studenti possono fare qualsiasi tipo di arubaito in Giappone?

Ci sono alcuni tipi di lavori che gli studenti internazionali non possono fare. Ad esempio, non possono lavorare come hostess nei club, in locali per adulti, nei centri massaggi, nei pachinko o sale di slot machine, e anche nei game center.

∴ Studiare e lavorare a Tokyo: le storie dei nostri studenti

Noi italiani siamo piuttosto bravi nel muoverci presto, e quasi tutti i nostri studenti cominciano quasi subito a lavorare in ristoranti, o (convenience store).

Abbiamo chiesto a tre studenti italiani di raccontarci un poco della loro esperienza come studenti e lavoratori part time qui a Tokyo.

Camilla, Treviso, 24

Arrivata ad Aprile del 2022, Camilla ha impiegato poco tempo per trovare lavoro in Giappone.

Ho cercato su internet, ho trovato un’offerta come cameriera in un ristorante italiano, gestito da italiani, che mi hanno aiutata molto nelle prime settimane. Il lavoro è continuato per qualche mese, ma mi teneva impegnata molto nei weekend, così ho deciso di cambiare e cominciare a lavorare ad Eataly, nel complesso commerciale di lusso, GINZA SIX.

Lavorare come cameriera dopo scuola, nelle sere, dalle 20~25 ore a settimana, permette di guadagnare il necessario per coprire l’affitto e altre spese, e la paga non è così diversa dall’Italia. Il lavoro ti rimborsa il trasporto e la maggior parte dei ristoranti offre anche la cena (まかない、makanai) a chi lavora in negozio.

Lavorare come cameriera ti forza a parlare con i clienti, e ti da’ l’opportunità di imparare un sacco di cose. Non è semplice ricordare le formule del Keigo, il linguaggio cortese in Giapponese, ma all’inizio i colleghi ti aiutano parecchio, e non ti lasciano prendere gli ordini da sola. Sono l’unica che parla inglese a lavoro, per cui mi lasciano gestire i clienti stranieri.

Con la clientela non ci sono mai stati problemi, sono molto educati, l’unica scocciatura è che spesso si fermano anche dopo la chiusura e non si riesce proprio a mandarli a casa. Ho comunicato al manager del ristorante che smetterò di lavorare questo mese: torno in Italia per finire la laurea e un giorno ritornerò in Giappone per lavorare full-time.

Riccardo, Perugia, 23

Anche Riccardo è arrivato a Tokyo ad aprile, dopo aver studiato online la lingua per 1 anno.

Durante il primo semestre a scuola ho cominciato a lavorare part-time da McDonald, vicino a casa, per pagare un po’ l’affitto e altre spese. I miei genitori mi aiutano dall’Italia, quindi non avevo la necessità di lavorare a tutti i costi. Ho lavorato da maggio fino a novembre, dalle 15~20 ore la settimana.

Ho deciso di interrompere in autunno perché stavo preparando l’esame del JLPT e la mia application per la scuola professionale che comincerò ad aprile. Studierò computer programming in una Senmon gakko (Professional Training College) per due anni, e mi serviva concentrarmi sull’esame di ammissione. In primavera, una volta cominciata la nuova scuola, riprenderò a lavorare part-time.

Il lavoro da McDonald l’ho trovato attraverso un mio coinquilino brasiliano, nella mia share house, che lavorava lì. Mi ha aiutato con la lingua, dovendo parlare unicamente in giapponese con i colleghi, o comunicare con il capo.

Gli orari flessibili sono la cosa migliore, ti gestisci tu i tuoi turni molto liberamente. E hai lo sconto del 30% se devi mangiare li. Il McDonald giapponese? Tutto molto buono, ma non hanno il Crispy McBacon, imbattibile in Italia.

Cristian, Padova, 26

Dopo aver studiato alla Ca’ Foscari di Venezia, Cristian è venuto in Giappone e ha cominciato i suoi studi a scuola a Ottobre 2022.

Lavoro al Torikizoku di Suidobashi. Il Torikizoku è una delle più famose catene di Izakaya (居酒屋, pub Giapponese). Dista 15 minuti da scuola, e faccio i turni serali, dalle 17:30 alle 23:00.

Il lavoro bene o male lo impari in un mese, ti insegnano tutto. Faccio principalmente il cameriere ma sto anche in cucina, per piatti rapidi e da servire in fretta.

La cosa più difficile è usare i diversi registri di giapponese, comunicare con i clienti o con i colleghi. Sicuramente l’ascolto della lingua migliora moltissimo.

Il tencho (店長, manager del locale) del ristorante è giovane, ed è venuto a scuola per fare il colloquio agli studenti interessati a lavorare. Avevo ricevuto a scuola l’annuncio di questo lavoro part-time, e mi sono registrato. Con 400 Yen (2 euro e 80) mangio la cena al ristorante, posso scegliere tre piatti del menù (tranne i dessert!!) + il riso.

A lavoro ci sono ovviamente giapponesi, ma anche ragazzi vietnamiti, e una studentessa della scuola ungherese. Riesco a fare 28 ore piene ogni settimana, e per il momento non è ancora successo nulla di strano, nessun happening degno di nota, tutto procede bene e mi è molto utile.

Queste sono solo brevi testimonianze di studenti italiani al momento iscritti a scuola: lavorare part-time non è affatto obbligatorio ma lo consigliamo per chi vuole mettere qualcosa da parte/rimanere autonomo durante gli studi a scuola, mentre fa pratica con la lingua.

Se sei interessato a sapere di più su com’è la vita da studente in Giappone, e se vuoi richiedere più informazioni, contatta lo staff di WeStudyAway che vi offrirà il miglior servizio per studiare in una scuola di lingua in Giappone.

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ARC Tokyo

Partner dal Giappone

Articolo scritto per Giappone Milano dallo staff della scuola ARC Tokyo , che, fin dal 1986, promuove l’insegnamento della lingua giapponese, in Giappone.