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Cos'è il sukiyaki?

Il sukiyaki è un piatto giapponese in stile nabemono; diversi ingredienti, come manzo, tofu, shirataki, cipollotto, funghi e verdure, vengono posti a cuocere in una bassa pentola di ferro o ghisa, con una base di mirin, salsa di soia e zucchero.

⇒ La pentola ha un fondo piatto in modo che la carne possa essere stesa e cotta facilmente. Inoltre, si dice che le pentole in ghisa siano particolarmente adatte per il sukiyaki perché sono spesse e mantengono stabile il calore. Prima di essere mangiati, gli ingredienti vengono zuppati nell’uovo crudo sbattuto. Questo piatto è perfetto per l’inverno, ideale da porre al centro della tavola per una cena in condivisione con gli altri commensali.

Esistono diverse varianti regionali di questa pietanza, fra cui le più comuni risultano quelle del Kansai e del Kanto. Il termine “stile sukiyaki” è anche usato in modo generico per piatti conditi con salse salate ma dolciastre a base di zucchero e salsa di soia.

📜Ci sono diverse teorie sulla nascita del sukiyaki. In Giappone i bovini vennero introdotti nel II secolo come animali da lavoro e uccidere un quadrupede per nutrirsi era vietato dai precetti buddisti. I soldati, però facevano eccezione e potevano mangiare carne di manzo per essere in forza per la battaglia. Così, si dice che questi potrebbero aver dato i natali alla preparazione.
Altre teorie lo vedono invece arrivare in Giappone dalla Corea nel 1700.
In ogni caso la sua diffusione capillare nel Sol Levante iniziò all’incirca a metà del 1800, con un numero sempre più alto di negozi che lo proponevano.

🎥 Conosci il film Sukiyaki Western Django? Si tratta di un film del 2007, diretto da Takashi Miike. È un omaggio agli spaghetti western (cui in giapponese ci si riferisce col termine makaroni western), con cui il regista ha dichiarato di aver sempre avuto un legame, dato che da bambino ne vedeva molti in televisione con il padre. Il titolo fa riferimento al film del 1966 Django e, naturalmente, all’iconico sukiyaki.

Dove mangiare sukiyaki a Milano:

J’s Hiro, Osaka, Shiro Poporoya, Tomoyoshi Endo, Yazawa